domenica 21 ottobre 2007

Otoplastica

L'otoplastica è quell'intervento della chirurgia plastica che si ripropone l'intento di correggere il difetto estetico dell'orecchio detto a sventola.Tale patologia colpisce 1/140 neonati con una incidenza del 60 % nel sesso femminile.L'intervento consiste nel rimodellamento della cartilagine dell'elice e dell'antielice in modo da regolarizzare il profilo dell'orecchio e dare ad esso un aspetto più accostato al capo e meno sporgente.L'intervento consiste nello giungere alla cartilagine dell'elice attraverso una incisione posteriore dell'orecchio tale da non lasciare segni evidenti di cicatrici,nel effettuare delle lesioni sulla faccia anteriore della stessa in modo da provocare la modifica della curvatura secondo il piano di tensione rimasto sulla cartilagine integra.Otoplastica:
Le orecchie ad ansa o orecchie a sventola sono caratterizzate dai padiglione auricolare un po' troppo sporgenti e distanti dalla nuca.La causa e' la mancata formazione della piega (antielice) che, normalmente, caratterizza la armonia delle orecchie oltre all'eccessivo sviluppo della conca, la parte piu' centrale dell’orecchio che idealmente assomiglia proprio ad una conca. La correzione chirurgica prevede la rimozione di una losanga di cute, asportata a livello del solco posteriore dell’orecchio e nel rimodellamento della cartilagine, dopo averla indebolita, attraverso l’utilizzo di punti di sutura. In questo modo e' possibile ricreare la piega mancante e far aderire le orecchie, in toto, al capo ottenendo un risultato gradevole e naturale.Al termine dell’intervento si colloca una leggera medicazione compressiva fino alla mattina successiva quando, rimossa la medicazione, il Paziente potra' lavare la testa.
Unica accortezza dovra' essere quella di utilizzare, durante il primo mese, la notte, una fascia elastica per evitare che movimenti bruschi durante il sonno, possano compromettere il risultato chirurgico.L'otoplastica puo' essere eseguita in anestesia locale, ambulatorialmente o in day surgery ed ha una durata totale di circa un'ora.Infine per quanto riguarda l’eta' e' possibile effettuare l’intervento sia in eta' prescolare (5-6 anni) in modo che il piccolo Paziente non sia costretto ad essere notato dai coetanei per il suo problema o in qualsiasi altra eta' quando se ne senta l’esigenza.
Vantaggi: l risultato e' definitivo. In ogni caso e' possibile fare dei piccoli ritocchi in caso si desideri un risultato piu' radicale.
Svantaggi: l’utilizzo della fascia elastica durante la notte per un mese. Ridotta sensibilita' a carico delle orecchie per circa 2-3 mesi.

Addominoplastica


Addominoplastica l’intervento e’ rivolto al trattamento di pareti addominali particolarmente rilassate, con pelle in eccesso., come avviene per esempio dopo piu’ gravidanze o una perdita importante di peso.
L’intervento e' in grado di rimuovere l'eccesso di cute flaccida dell'addome rinforzando la parete muscolare Va infatti tenuto presente che in tali condizioni la parete muscolare stessa e' lassa ritrovandosi i muscoli retti dell'addome allontanati tra di loro sulla linea mediana ed e' per questo che viene anche effettuata con una sutura la loro ricongiunzione e una loro messa in tensione.

L’ombelico viene generalmente riposizionato e rimodellato. L'incisione dell'addominoplastica e' generalmente rettilinea o leggermente curva a seconda delle situazioni locali (per esempio presenza di altre cicatrici da rimuovere), in prossimita' del pelo pubico ed estendentesi lateralmente verso le ali iliache.
Occasionalmente si puo' rendere necessaria una ulteriore piccola incisione verticale. Tutte le aree di incisione sono generalmente poco visibili e danno un buon risultato estetico. Molte volte si associa anche la lipoaspirazione dei fianchi per ottenere una silouette piu' armonica. Le suture prevalentemente usate sono riassorbibili e pertanto non necessitano di essere rimosse.
L’intervento effettuato in anestesia locale e sedazione o altra forma di anestesia, dura dalle due alle tre ore e richiede due notti di degenza. Per circa un mese e’ necessario indossare una fascia elastica. L’attivita' sportiva si puo' riprendere dopo circa 1 mese. Le attivita' lavorative dopo circa 10 giorni.
Analisi richieste per l’intervento Emocromo completo,Azotemia, Creatinina, Glicemia,Transaminasi,Y-GT,Na,K, P.T., P.T.T., Fibrinogeno oltre ad un Elettrocardiogramma. (tutte le analisi e E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi)
Vantaggi: recupero di un addome teso ed armonico. Possibile miglioramento anche della postura. Rimozione anche delle smagliature della regione sott’ombelicale che vengono asportante insieme alla pelle in eccesso.
Svantaggi. Presenza di una cicatrice. Ridotta sensibilita' della regione sottobelicale per alcune settimane dopo l’intervento. Necessita' di alcuni giorni di riposo( 7-10)

Mastoplastica riduttiva Mastopessi

Mastoplastica di Riduzione e Mastopessi
L’intervento consiste nella riduzione del volume del seno e nel suo rimodellamento. Tale intervento puo' spesso determinare un grande cambiamento nella vita di una donna. Un seno grande infatti, pesante e sceso, puo' causare dolori ed incurvamento delle spalle. Lo stress psicologico, inoltre, puo' essere cosi' gravoso da condizionare pesantemente la vita di relazione, provocando reazioni di fuga e di isolamento. La tecnica utilizzata dipende dalla forma del seno e dal volume che si desidera ottenere dando parallelamente una aspetto naturale e piacevole. Per volumi elevati da asportare si da preferenza alla Tecnica di Pitanguy che lascia una cicatrice a "T" invertita detta anche ad "ancora" e quindi localizzate intorno all'areola, da essa verticale sino al solco sottomammario e poi traversale lungo lo stesso solco.

Per riduzioni minori e' possibile effettuare solo una lipoaspirazione o una tecnica periareolare utilizzando quindi solo un taglio intorno alla areola. La durata dell’intervento, effettuato con utilizzo di anestesia locale e sedazione, e’ variabile dalle tre alle quattro ore e si puo' effettuare in regime di Day Hospital o con una notte di ricovero. Non si utilizzano drenaggi ed il giorno successivo all’intervento la Paziente indossera' un reggiseno elasticizzato che dovra' portare per le successive 4 settimane. Evitare il sole per circa 1 mese. I punti di sutura collocati, in prevalenza sono riassorbibili.
Nel caso in cui il volume del seno sia soddisfacente e la Paziente desideri soltanto migliorarne la forma perche' sceso allora attraverso la mastopessi e' possibile risolvere il problema. I concetti generali di questo tipo di intervento sono gli stessi della mastoplastica riduttiva. Differiscono per il fatto che nella pessi si elimina solo la pelle in eccesso mentre nella riduzione si agisce anche sull'eccesso di ghiandola e grasso. Per quanto invece riguarda la tecnica chirurgica in questo caso si da preferenza alla tecnica che utilizza un lembo inferiore ribaltato cosi' da garantire la pienezza del polo mammario superiore e la durata del risultato. L’incisione e' piu' ridotta di quella classica di Pitanguy interessando solo per pochi centimetri la regione sottomammaria ed il risultato estetico e' simile a quello ottenibile utilizzando delle protesi mammarie.

Analisi necessarie per l’intervento chirurgico: Emocromo completo, Azotemia, Creatinina, Glicemia, Transaminasi, Elettroliti, P.T., P.T.T., Fibrinogeno. Elettrocardiogramma (le analisi e l’ E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi). Si richiede inoltre una ecografia mammaria da abbinarsi anche a mammografia per le Signore sopra i 30 anni.
Vantaggi: riduzione del peso e quindi del carico sulla colonna vertebrale. Risoluzione dei problemi connessi allo sfregamento della pelle nel solco sottomammario con arrossamenti frequenti. Realizzazione del volume desiderato e di una forma esteticamente piu' piacevole. Con le tecniche indicate le Pazienti potranno allattare e non si avra' normalmente alcuna riduzione della sensibilita'
Svantaggi: presenza di una cicatrice ( ad ogni taglio corrisponde sempre una cicatrice anche se eseguita con tecnica di chirurgia plastica).

Rinoplastica



L' intervento di rinoplastica consiste nel rimodellare le strutture ossee e cartilaginee del naso tramite dei piccoli accessi all' interno delle narici al fine di ridurne le anomalie. L’intervento e' infatti finalizzato al miglioramento dell’estetica del naso senza pregiudicarne l’aspetto funzionale.In alcuni casi puo' essere necessaria una piccola incisione alla base del naso, sulla columella, tecnica cosiddetta "aperta" per avere una visione ed un accesso chirurgico migliore. La cicatrice residua risultera' quasi invisibile dopo poco tempo. A causa del maggiore gonfiore post-operatorio, pero', viene utilizzata in casi particolari (punta larga, asimmetrie della punta, rinoplastiche secondarie).

Preoperatorio
La chirurgia estetica del naso e’ rivolta a garantire una armonia della forma del naso nel suo insieme ed in relazione alle caratteristiche del volto "chirurgia personalizzata".Qualora sia presente una deviazione traumatica della piramide nasale con riduzione dell' attivita' respiratoria, e' necessario trattare anche il setto cartilagineo e riportarlo centralmente. Nel caso di esiti di traumi o pregressi interventi al naso non riusciti, (naso a sella, punta poco pronunciata, esiti di traumi) si possono aggiungere dei piccoli innesti di cartilagine o osso prelevati dal naso stesso (dal setto) o altrove (orecchio ecc.).
E’ possibile infine, in determinati casi, trattare solo una parte del complesso nasale, punta o dorso senza modificare il resto.

Innalzamento punta nasale
L’intervento si effettua utilizzando anestesia generale o locale con sedazione ed in regime di Day Surgery o con una notte di ricovero.
(In caso di difficolta' respiratoria, senza desiderio di alcun miglioramento estetico, l’intervento chirurgico si occupera' unicamente di riposizionare in asse il setto nasale deviato, eventualmente asportandone la porzione deviata e di trattare la mucosa dei turbinati, una struttura disposta all’interno delle coane nasali che in presenza di deviazione del setto tende ad aumentare di dimensioni riducendo ulteriormente lo spazio respiratorio.)

Linea di frattura ossa nasali Accostamento ossa nasali
Dopo l’intervento si utilizzano abitualmente tamponi e si collocano dei cerotti sul dorso ed una gabietta di plastica per mantenere ferme le strutture osteo-cartilaginee mobilizzate durante l’intervento e favorire un riassorbimento piu' rapido dell’edema.

Tamponamento e gesso nasale
L’intervento non prevede dolore anche perche' le strutture trattate vengono infiltrate di anestetico locale, e questo elimina il dolore immediatamente successivo al risveglio. Nel post-operatorio poi l’utilizzo di antinfiammatori ed antidolorifici favorisce un recupero piu' rapido riducendo al massimo l’insorgenza. I tempi di guarigione sono variabili a seconda dei singoli pazienti e della tecnica chirurgica utilizzata Subito dopo l'intervento possono comparire gonfiore e lividi attorno agli occhi che spariscono gradualmente dopo 7-10 giorni mentre un lieve gonfiore puo' persistere ancora per qualche settimana, soprattutto sulla punta, ma non viene generalmente notato dalle altre persone.E' possibile ritornare alle attivita' lavorative dopo 3-7 giorni. Dopo invece un intervento di settoplastica e di trattamento della mucosa dei turbinati e' necessario condurre una vita tranquilla evitando sbalzi di pressione e di temperatura per ridurre il rischio di sanguinamento.
Anche se il risultato e' immediatamente visibile, il risultato finale si ottiene dopo almeno 6 mesi dall’intervento.

Postoperatorio
Analisi richieste per l’intervento: Emocromo completo,Azotemia, Creatinina, Glicemia,Transaminasi,Y-GT,Na,K, P.T., P.T.T., Fibrinogeno oltre ad un Elettrocardiogramma. (tutte le analisi e E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi)
In alcuni casi sono necessarie delle indagini radiografiche del naso e/o la T.A.C.
Vantaggi Possibilita' di ottenere la forma del naso desiderata. Possibilita' di abbinare alla chirurgia estetica anche un intervento funzionale per migliorare la respirazione.

Svantaggi In alcuni casi e' possibile che il risultato ottenuto non sia soddisfacente completamente per la presenza di alcune imperfezioni, dipendenti anche dalla soggettiva rispondenza dei tessuti al trauma chirurgico (un callo osseo in eccesso per esempio) richiedendo un intervento di "ritocco". Tale intervento abitualmente eseguibile utilizzando anestesia locale ed in regime ambulatoriale non e' indicativo di cattivo risultato ma di legittimo desiderio, da parte del Paziente e del Chirurgo, di ottenere un risultato "perfetto".


"Le tecniche più frequentemente utilizzate nell'esecuzione dell'intervento sono:
rinoplastica per via extramucosa (intervento all'interno delle fosse nasali senza sezioni della mucosa e senza cicatrici visibili);
rinoplastica per via intramucosa (intervento all'interno delle fosse nasali con sezioni della mucosa; senza cicatrici visibili);
rinoplastica aperta (open) (intervento dall'esterno con incisione cutanea; tecnica limitata ai reinterventi ed ai casi in cui è necessaria una cospicua riduzione delle dimensioni e della struttura della punta).
rinoplastica per via extramucosa E’ la tecnica più frequentemente eseguita e, allo stesso tempo, la meno dannosa per le strutture nasali.Attraverso alle incisioni della mucosa nasale eseguite all’interno delle narici (Fig.1) si separano molto delicatamente (dissezione) (Fig.3) i tessuti molli del naso (cute, sottocute e muscoli) dalle strutture di sostegno osteo-cartilaginee (ossa nasali, cartilagini triangolari, alari e del setto).Tali strutture costituiscono lo scheletro della piramide nasale e dalla loro forma dipende l'aspetto estetico del naso.Operando all'interno dello spazio che si crea con la dissezione al di sotto dei tessuti molli, si possono eseguire tutte le modifiche delle strutture di sostegno necessarie per dare al naso la forma voluta.Possono essere variate sia le strutture cartilaginee che conferiscono la forma alla parte inferiore del naso e alla punta, che le strutture ossee che conferiscono la forma alla parte superiore del naso e al dorso.Dopo l’esecuzione di tutte le modifiche volute la cute ed i tessuti molli si riadattano in modo naturale alla nuova forma delle strutture di sostegno (Fig.8). Incisione
Scollamento e modifiche delle strutture Adattamento dei tessuti

Lifting facciale

Il lifting facciale e' l’ intervento chirurgico volto a migliorare l’aspetto del viso, correggendone il rilassamento dei tessuti ed attenuando i segni del passare del tempo. La pelle infatti col passare degli anni, perde progressivamente di elasticita' oltre ad assottigliarsi, formandosi cosi' le rughe, che compaiono inizialmente nelle zone maggiormente sottoposte ai movimenti mimici e cioe' il contorno degli occhi e della bocca, per poi diffondersi al resto del viso ed al collo. Il lifting deve avere quindi, necessariamente, due obbiettivi principali: ridurre la quantita' di pelle nei punti in cui essa e' abbondante e risollevare le strutture muscolari rilassate, vero sostegno del piano cutaneo.
La classica incisione del lifting (fig.1)parte dalla regione delle tempie, scende davanti e dietro l'orecchio per poi girare posteriormente e finire nei capelli della nuca. La pelle quindi cosi' liberata viene riposizionata rimovendosi quella in eccesso ed al contempo si tratta il piano muscolare profondo.Vi sono casi in cui e' sufficiente l'intervento parziale chiamato mini-lifting che consiste nella sola trazione della parte alta del viso per ottenere la risalita del sopracciglio e l'apertura dell'angolo esterno dell'occhio, oppure trattare unicamente la regione del collo attra-verso una incisione dietro l’orecchio.


Quando necessario si puo' anche praticare una piccola incisione al di sotto del mento che consente la rimozione del grasso in eccesso e l'appianamento delle bande verticali causate dai muscoli del collo.
L’intervento si effettua utilizzando anestesia locale e sedazione ed in regime di Day Hospital o con una notte di degenza, ha una durata generalmente di due/tre ore e si associa frequentemente alla blefaroplastica o lifting delle palpebre ed al laser resurfacing. Molte volte poi per ridare al volto la pienezza necessaria si puo' ricorrere, in associazione anche con il lifting, alla lipostruttura. Con questo tipo di intervento si ridona al viso la pienezza e il vigore della giovinezza, innestando del grasso prelevato da altre zone del corpo con una piccola liposuzione.Il grasso viene iniettato in maniera precisa e uniforme con delle microcannule dopo essere stato purificato e reso compatto attraverso il passaggio in una specifica centrifuga.
Dopo l’intervento viene collocata una medicazione compressiva che verra' rimossa la mattina dopo. Dopo due giorni e' possibile lavare la testa e farsi la doccia. I punti vengono rimossi gradualmente a partire dal quinto giorno dall’intervento. I lividi attorno agli occhi e sul collo sono quasi la regola e scompaiono nel giro di otto - dieci giorni. L'inevitabile gonfiore post-operatorio tende a riassorbirsi in due settimane. Le cicatrici, dopo qualche mese dall'intervento, risultano praticamente impercettibili se non vi sono individuali tendenze all'ipertrofia. Puo' essere avvertito un senso di tensione alla nuca e vicino alle orecchie per circa due mesi.
L’attivita' sportiva si potra' riprendere dopo un mese. Utile nell’immediato periodo postoperatorio sottoporsi a massaggi linfodrenanti da parte di personale esperto oltre a sedute di laser CO2.
Analisi necessarie per l’intervento chirurgico: Emocromo completo, Azotemia, Creatinina, Glicemia, Transaminasi, Elettroliti, P.T., P.T.T., Fibrinogeno. Elettrocardiogramma (le analisi e l’ E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi).
Vantaggi: recupero di un aspetto giovanile e naturale, duraturo nel tempo.
Svantaggi: interruzione delle proprie attivita' per circa una settimana. Diminuzione della sensibilita' nelle aree operate per alcune settimane dopo l’intervento chirurgico. Possibili rischi di ematomi, (nei casi piu' importanti possono richiedere il ritorno in sala operatoria per la loro rimozione) infezioni e cattiva cicatrizzazione successive alla comparsa di aree di necrosi, molto maggiori peraltro nei fumatori. Per questo, nei forti fumatori, e' sconsigliabile l’intervento, a meno che non riducano drasticamente il fumo per alcuni mesi prima dell'intervento.

sabato 20 ottobre 2007

Liposuzione



La lipoaspirazione,o liposuzione,o liposcultura , è un intervento chirurgico finalizzato ad aspor tare e modellare le masse adipose dell'orga nismo,affette da una patologia detta '' Lipo-distrofia edemato-fibro-sclerotica'' che interes- sa oltre il grasso di deposito anche il microcir- colo arterioso , venoso e linfatico. Tale inter-vento, si propone di eliminare i depositi adiposi, che da troppo tempo non hanno più un apporto nutritivo sufficiente e che una volta entrati in una fase di accumulo e distrofia tale, non con-sentono più, nè con la dieta, nè con l'esercizio fisico, una eliminazione degli stessi.La tecnica consiste nella introduzione attraverso piccole incisioni (6/7 mm) della cute in posizioni tali da poter essere nascoste facilmente, delle cannule di 3/5 mm di diametro,che attraverso un mec-canismo aspirante asportano il grasso in ecces-so.

La lipoaspirazione e' particolarmente indicata nel caso in cui siano presenti accumuli localizzati di grasso nonostante un peso corporeo regolare. Durante tale intervento, effettuabile utilizzando anestesia locale e sedazione, vengono anche "scolpite" le varie regioni anatomiche trattate. La lipoaspirazione non puo' sostitutirsi ad una dieta dimagrante ma, eventualmente, associarsi ad essa, in caso di eccesso di peso , rimodellando quelle zone resistenti al dimagrimento dando una spinta psicologica positiva per proseguire nella dieta. L'effetto di scultura del contorno del corpo, ottenuto con la lipoaspirazione, e' stabile nel tempo e non vi sono recidive poiche' il tessuto adiposo rimosso non si riforma ( le cellule adipose non si replicano). Nel caso ipotetico quindi che il Paziente dovesse ingrassare oltre i 4-5 chili lo fara' in modo uniforme e non piu' localizzato.
Dopo l’intervento si collocano, solamente sulle aree trattate, delle bende elastiche che vengono rimosse dopo sei-sette giorni. Successivamente si consiglia di utilizzare delle calze elastiche, moderatamente compressive, per circa tre settimane. Nell'immediato post-operatorio sono raccomandati degli esercizi fisici moderati e massaggi linfodrenanti da eseguirsi due volte a settimana per 7-8 volteLa riprese delle normali attivita’ si avra’ dopo tre-quattro giorni dall’intervento. Lo sport, invece potra’ essere ripreso dopo un mese. Il risultato e’ definitivo se vengono seguite le indicazioni date (ginnastica, mantenimento del proprio peso corporeo, massaggi linfodrenanti.)
Analisi necessarie per l’intervento chirurgico: Emocromo completo, Azotemia, Creatinina, Glicemia, Transaminasi, Elettroliti, P.T., P.T.T., Fibrinogeno. Elettrocardiogramma (le analisi e l’ E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi).
Vantaggi: attraverso la lipoaspirazione e liposcultura e' possibile ottenere una vera "scultura" del contorno del corpo.Anche la cellulite, tende a migliorare sensibilmente dopo la lipoaspirazione, poiche' riducendo la compressione sui vasi venosi e linfatici provocata dal grasso in eccesso, si ha un miglioramento della circolazione, la cui insufficienza costituisce una delle cause principali dell'insorgenza della stessa.

Svantaggi: I lividi che possono comparire sulle zone sottoposte ad intervento scompaiono in circa dieci giorni. L'inevitabile gonfiore post-operatorio regredisce nel corso delle settimane, ma, per effetto della retrazione cicatriziale profonda, nei mesi successivi si nota una ulteriore riduzione di volume. Le smagliature, pieghe, depressioni tipiche della cellulite e ogni altro inestetismo della pelle presenti prima dell’intervento tendono a rimanere o a migliorare in percentuale variabile, dipendendo dalla gravita' delle stesse e dalla tecnica chirurgica utilizzata. Per alcune settimane si avra', infine, una minore sensibilita' a livello delle aree trattate.

Chirurgia delle Palpebre

La blefaroplastica e' un intervento che serve ad eliminare le borse sotto gli occhi e l'eccesso di pelle della palpebra superiore ed inferiore che danno all'occhio un aspetto invecchiato e stanco. La blefaroplastica si puo' realizzare anche in persone giovani che hanno, per costituzione, delle borse molto evidenti. Le metodiche d'intervento dipendono anche dalla situazione locale considerando che negli anni si sono evolute le tecniche diventando sempre meno invasive consentendo un recupero rapido.
Per accedere agli accumuli di grasso si effettua una incisione sul margine ciliare per la palpebra inferiore e sulla rima orbitaria per la palpebra superiore.
Tali incisioni poi guariscono rapidamente senza lasciare alcuna traccia grazie anche al fatto che la cute palpebrale ha uno spessore di derma molto sottile che garantisce una guarigione ottimale.Molte volte per ridurre le piccole rughe disposte ai lati delle palpebre si utilizza anche il Laser ad Erbium o CO2 ultrapulsato con finalita' di resurfacing. Si possono comunque associare anche altri interventi quali il lipofilling Il risultato finale e' quindi un aspetto piu' rilassato e giovani le pur mantenendo le caratteristiche proprie degli occhi senza modificarne la forma.Nel caso di palpebra eccessivamente scesa per un deficit del tendine o per altri problemi (ptosi palpebrale acquisita) o di lassita' della palpebra inferiore che si presenta sporgente verso l’esterno (ectropion) o interno (entropion), e' possibile trattare e risolvere il problema, con la tecnica appropriata, unendo la finalita' funzionale a quella estetica .
L’intervento si effettua utilizzando anestesia locale e sedazione ed in regime di Day Hospital se si effettua l’intervento completo o ambulatoriale quando soltanto le palpebre superiori o inferiori vengono trattate.Dopo l’intervento consigliamo per qualche ora di fare degli impacchi con garze bagnate fredde per limitare il gon- fiore e alleviare il fastidio. Dopo due giorni vengono asportati i piccoli punti di sutura. I lividi, se presenti, si risolvono in 7-10 giorni. In questo periodo e' consi-gliabile l'uso di occhiali da sole ed e' possibile effettua- re gia' un massaggio linfodrenante ed utilizzare creme coprenti.

Analisi richieste per l’intervento: Emocromo completo,Azotemia, Creatinina, Glicemia,Transaminasi,Y-GT,Na,K, P.T., P.T.T., Fibrinogeno oltre ad un Elettrocardiogramma. (tutte le analisi e E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi)
Vantaggi: uno sguardo fresco con un risultato duraturo nel tempo attraverso un intervento relativamente poco invasivo e rapido.
Svantaggi: possibilita' di lividi ed ematomi che pero' si risolvono nel corso di alcuni giorni. In alcuni casi nei primi giorni dopo l’intervento le palpebre tendono ad incontrare una certa difficolta' a chiudersi ma anche questo problema si risolve spontaneamente e rapidamente. Per riutilizzare le lenti a contatto saranno necessari 8/10 giorni.
Prima Dopo

Mastoplastica additiva

Chirurgia del Seno - Mastoplasticadi Aumento
L'intervento consiste nella collocazione di protesi mammarie, contenenti silicone o soluzione salina, ed è consigliato non solo per aumentare il volume di un seno piccolo, ma anche per risollevarlo, quando se ne presenti la necessita' in conseguenza di una gravidanza o per dimagrimento rapido ed importante.

Preoperatorio Area di scollamento per inserimento protesi
All'inserimento delle protesi si puo' ricorrere anche per eliminare malformazioni, differenze di volume e forma e per la ricostruzione del seno dopo asportazione chirurgica. La protesi, qualsiasi sia il contenuto, è costituita da una superficie in silicone rugoso utilizzato per ridurre ulteriormente il rischio di contrattura capsulare. La forma puo' essere tonda, di spessore differente (alto e basso profilo) o anatomica detta anche a pera per la sua particolare configurazione ed anche in questo caso di volume e spessore diversi. La forma della protesi cosi' come lo spessore vengono consigliate dal Chirurgo in base al tessuto mammario presente ed alle esigenze delle pazienti. L’incisione chirurgica viene effettuata attraverso l’areola, nel solco mammario o per via ascellare ( non utilizzata abitualmente dall’Autore).

Linee di incisione

Le protesi possono essere collocate al di sotto della ghiandola mammaria o del muscolo pettorale. Anche tale scelta va discussa insieme alla Paziente in base anche all'anatomia del soggetto. Attraverso l'incisione, il chirurgo creera' una tasca immediatamente dietro il tessuto mammario o dietro il muscolo della parete toracica (il m. grande pettorale). Entro questa tasca sara' inserita la protesi che verra' poi centrata dietro il capezzolo. Una recente evoluzione tecnica per la mastoplastica additiva è l'inserimento delle protesi mammarie sotto la fascia del muscolo pettorale. La tasca quindi viene ricavata in un piano posto tra la fascia del muscolo e il muscolo stesso. Si tratta cioè di un piano piu' profondo rispetto a quello sottoghiandolare . Questo tipo di intervento permette di dare una copertura maggiore alla protesi con miglior effetto estetico. L’unico svantaggio è che richiede piu' tempo per la sua realizzazione. Molte ricerche internazionali hanno confermato che non c'è collegamento tra silicone e
tumore del seno ne' l'inserimento o la presenza di tali protesi influenzano manovre diagnostiche come la mammografia o la palpazione. La durata ideale delle protesi attualmente e’ valutabile in almeno quindici anni. L’intervento viene effettuato in anestesia locale e sedazione o utilizzando anestesia generale ed a richiesta, in regime di Day Hospital. Vengono utilizzati drenaggi che vengono rimossi la mattina successiva all’intervento quando viene collocato un reggiseno elasticizzato da utilizzarsi per i successivi 3-4 giorni. L’attivita' sportiva potra' essere ripresa dopo almeno 20 giorni. Il postoperatorio è abbastanza agevole dovendo solo fare attenzione a non subire traumi, evitare vigorosi movimenti di escursioni delle braccia, sollevare pesi. L'impianto retromuscolare puo' causare piu' disagio postoperatorio per piu' giorni. Si potra' ricominciare a guidare l’autovettura dopo circa 7-10 giorni. I punti collocati saranno abitualmente riassorbibili e quindi non andranno rimossi.
Analisi necessarie per l’intervento chirurgico: Emocromo completo,Azotemia,Creatinina, Glicemia, Transaminasi, Elettroliti, P.T., P.T.T., Fibrinogeno. Elettrocardiogramma (le analisi e l’ E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi). Si richiede inoltre una ecografia mammaria da abbinarsi anche a mammografia per le Signore sopra i 30 anni.

Vantaggi: ottenere il volume desiderato con un intervento poco invasivo.Avere un risultato stabile nel corso degli anni. Abitualmente infine non si ha riduzione della sensibilita' ed è possibile allattare. Le protesi si integrano perfettamente nei tessuti in cui sono impiantate, per cui la paziente non si sente assolutamente disturbata dal materiale che non viene rilevato neanche da una accurata palpazione.

Svantaggi: Fra gli svantaggi vanno considerate le complicazioni possibili, la piu' temuta a distanza di tempo è la contrattura capsulare. Quando la protesi viene inserita, intorno ad essa l'organismo forma una capsula, e cio' fa parte del normale processo di guarigione. La capsula puo' in certi casi contrarsi e quindi costringere l'impianto, dando al seno una consistenza piu' dura del normale. Questo processo puo' avvenire con entita' variabile (attualmente con le nuove tecniche e materiali l’incidenza è indicata, in letteratura internazionale, intorno all’1%). Nei casi piu' severi è necessario intervenire di nuovo per indebolire la capsula fibrosa e talvolta sostituire la protesi cambiando anche eventualmente il piano anatomico. Alcuni lavori scientifici suggeriscono che inserire la protesi dietro il muscolo pettorale puo' ridurre ulteriormente le possibilita' di contrattura capsulare.
Le complicanze a breve invece consistono nell’ematoma (raccolta di sangue intorno alla protesi che puo' richiedere la sua rimozione in sala operatoria) e l’infezione locale ( che puo' addirittura richiedere la rimozione della protesi che potra' essere ricollocata a distanza di alcune settimane) ma ambedue sono piuttosto rare e comunque risolvibili.
La durata ideale/teorica delle protesi infine si aggira mediamente sui 15 anni ma questo è un dato statistico- sperimentale che non obbliga a sostituirle alla scadenza di tale periodo.